L’intervento chirurgico di sostituzione protesica del ginocchio mininvasiva permette di rimuovere le parti degenerate dell’articolazione malata e di sostituirle con un impianto protesico di ultima generazione che riproduce le proprietà anatomiche e biomeccaniche dell’articolazione sana.

Rappresenta una procedura chirurgica sicura e affidabile che consente di alleviare il dolore e la rigidità e di riportare il paziente ad una qualità della vita soddisfacente

Nello specifico, l’intervento viene personalizzato sulla base del numero di compartimenti interessati dal processo degenerativo: in caso di artrosi del solo comparto interno o esterno del ginocchio, oppure della sola articolazione femoro-rotulea, verrà effettuata una procedura mininvasiva di sostituzione monocompartimentale del ginocchio, rivestendo con una piccola componente metallica (lega di titanio e/o cromo-cobalto o zirconio ossidato) la sola porzione degenerata del ginocchio. In caso invece di degenerazione artrosica diffusa, sarà necessario intervenire con una sostituzione protesica totale del ginocchio, che prevede similmente un rivestimento metallico dell’intera porzione di femore distale e di tibia prossimale, con un inserto plastico in polietilene che vicaria l’azione della cartilagine, dei menischi e del pivot centrale del ginocchio (legamento crociato anteriore e posteriore). 

L’intervento è doloroso?

Rispetto al recente passato, la gestione del dolore nella chirurgia protesica di anca e di ginocchio ha fatto passi da gigante. Se infatti un tempo la somministrazione degli antidolorifici avveniva quasi esclusivamente a richiesta ed il paziente rimaneva spesso a letto sofferente, oggi il dolore postoperatorio viene trattato prima ancora della sua insorgenza sia attraverso farmaci di ultima generazione, sia attraverso il “blocco antalgico”, ovvero un piccola puntura eseguita con l’aiuto dell’ecografo che permette di “addormentare” il nervo sensitivo che conduce lo stimolo dolorifico della parte interessata.

Ciò si traduce in un rapido recupero che consente di camminare già dopo poche ore dall’intervento chirurgico e di affrontare già in prima giornata post-operatoria un’intera sessione di fisioterapia senza particolare dolore.